Un sorriso per Francesco

il tuo sorriso sarà sempre nei nostri cuori
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L’Associazione

Il treno correva veloce in un caldo mattino di settembre: il 6, mercoledì.
L’arrivo a Foggia era previsto per le 10.00 circa.
Vi fu un ritardo di cinque minuti.

Alla stazione di Foggia Michele mi aspettava con una faccetta piccola piccola che io lì per lì pensai fosse conseguenza della stanchezza per aver passato quasi tutta la notte in Ospedale con Francesco.
Francesco che aveva avuto un malessere diagnosticato poi per gastroenterite quando nella notte era ricorso al Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia.
Le notizie erano state fino ad allora rassicuranti ed io stessa avevo parlato con lui circa un’ora prima.
Poi l’arrivo in Ospedale, la rianimazione, un medico e le sue parole che fanno esplodere il sole nel cielo ed il cervello nella mia testa: signora fra dieci minuti suo figlio sarà morto.
L’unica cosa che ho pensato in quel momento è che l’ultimo mestiere che quell’uomo avrebbe dovuto fare nella sua vita era proprio quello di medico.
Poi il mondo ha continuato a girare, la gente a muoversi  intorno a me, ma io riuscivo solo a pensare che Francesco non c’era più, a quali parole avrei dovuto trovare per dire al suo papà e a Tommaso che il nostro Kikki non c’era più e non ci sarebbe stato mai più.

Era mercoledì 6 settembre 2006.

Il mondo ha continuato a girare e gira ancora, la vita si rinnova ogni giorno con il sole alto nel cielo o con la pioggia che scroscia, il sorriso di Tommaso ci da, ogni giorno, la forza di guardare avanti.
Guardare avanti però significa progettare, realizzare progetti e  sogni, anche di chi non c’è più.
Perché non tentare di realizzare un sogno di Francesco?
La sua natura generosa, di ragazzo aperto verso gli altri, che sognava un avvenire da medico nel quale si vedeva pronto ad aiutare, soccorrere, guarire gli altri, preferibilmente gli ultimi, ha orientato la scelta della nostra famiglia alla costituzione di una Associazione che potesse recare sollievo in casi di difficoltà, dolore, miseria, in una parola portasse il sorriso dove non c’era più.

E Francesco che qualcuno nei giorni convulsi che seguirono alla sua scomparsa, mi riferì che  era stato ricordato come “il ragazzo del sorriso”,  quale altro nome avrebbe desiderato per la sua Associazione se non “Un sorriso per Francesco”?.

Il nostro aiuto, ce ne  rendiamo conto, è sicuramente una goccia in un mare di necessità, ma rinunciare al sogno di Francesco avrebbe significato aggiungere altro dolore a quello che è il nostro abituale compagno di vita. Così è iniziata l’avventura di questa Associazione partendo da una delle zone più povere dell’Africa, la Tanzania dove continuiamo ad aiutare l’Orfanotrofio la “Casa dei bambini” di Kigoma.

Quando ci giungono le foto dei bambini sorridenti e felici nella loro semplicità di vita, abbiamo l’impressione che veramente il sorriso di Francesco sia diventato il sorriso dei piccoli di Kigoma.

Menella Scippa Stefanizzo

L’ASSOCIAZIONE NON E’ PIÙ OPERATIVA


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