Catherine Spaak
Catherine Spaak proviene da una famiglia belga, che annovera fra i suoi membri anche artisti e uomini politici: la madre è l’attrice Claudie Clèves, il padre Bactrim online href=”http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Spaak”>Charles è uno sceneggiatore cinematografico, la sorella Agnès è anch’essa attrice[1] e poi fotografa[2], mentre lo zio Paul-Henri ha ricoperto per più mandati la carica di primo ministro del Belgio.
Dopo aver recitato una piccola parte a soli 14 anni nel film Il buco di Jacques Becker, debutta in Italia nel 1960 con I dolci inganni di Alberto Lattuada che condizionerà i suoi ruoli successivi, nello stereotipo di adolescente spregiudicata: Lo stesso personaggio, con opportune variazioni, si ritrova in molte pellicole che interpreta nella prima metà degli anni sessanta, come Diciottenni al sole, Il sorpasso, La noia, La calda vita, La parmigiana, La bugiarda eLa voglia matta, sul cui set conosce Fabrizio Capucci, che sposerà nel 1963 e dalla cui unione, di breve durata, nasce Sabrina, divenuta attrice di teatro.
Nel contempo, la Dischi Ricordi le offre un contratto discografico e vengono pubblicati i suoi primi 45 giri, tra cui Mi fai paura (1964) (Alberto Testa – Iller Pattacini); alcuni (Quelli della mia età, cover di Tous les garçons et les filles diFrançoise Hardy e L’esercito del surf) diventano successi da Hit parade, grazie anche alla promozione nei varietà televisivi del sabato sera del quale è spesso ospite.
Nel 1964 le viene assegnata la Targa d’Oro ai David di Donatello e continua a lavorare in Italia con i più celebri autori e registi, diventando una presenza ricorrente nella commedia all’italiana (L’armata Brancaleone, Adulterio all’italiana, La matriarca, Certo, certissimo… anzi probabile).
Nel 1968 per la regia di Antonello Falqui interpreta La vedova allegra, musical televisivo tratto dall’omonima operetta: suo partner maschile è Johnny Dorelli, e tra i due nasce un legame sentimentale che durerà molti anni e dal quale nasce il figlio, Gabriele Guidi, oggi produttore con la società Mind & Art.
Dal 1970 ha cominciato a scrivere per alcune testate giornalistiche, collaborando con il Corriere della sera, Amica, Marie Claire, Il Mattino, TV Sorrisi e Canzoni, mentre ha man mano diradato l’attività cinematografica.
Nella stagione 1978–1979 recita nella parte di Rossana nella commedia musicale Cyrano (di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno), per la regia di Daniele D’Anza; nella stagione successiva è sostituita da Alida Chelli.
Autrice e conduttrice di talk-show di successo, il più famoso dei quali resta Harem (più di 15 edizioni per Rai 3), viene ancora oggi apprezzata dal pubblico per la sua eleganza e raffinatezza.
È vegetariana. Insieme a Brigitte Bardot, ha partecipato all’appello, rivolto a José Barroso, per una Giornata Vegetariana Europea. [3]